In un altro caso, la Corte di Appello di Venezia accoglie l’appello di un cittadino nigeriano omosessuale riconoscendo al medesimo lo status di rifugiato e ribaltando il giudizio di scarsa credibilità elevato dalla Commissione Territoriale, confermato dal Tribunale di primo grado.
La Corte fa un ampia disamina della normativa nigeriana che punisce severamente sia le relazioni tra persone dello stesso sesso che le manifestazioni pubbliche tra omosessuali e valorizza le dichiarazioni rese dal ricorrente “la cui veridicità e credibilità non può essere esclusa sulla base delle discordanze o contraddizioni nell’esposizione di fatti e aspetti secondari o isolati”, peraltro confermate da una serie di allegazioni documentali, dichiarative e fotografiche.
Si ringrazia l’avv. Giovanni Barbariol del Foro di Padova per la condivisione.